QUALI SONO I SINTOMI?
I sintomi caratteristici sono il dolore profondo e sordo in regione inguinale ed in regione glutea che si accentua con la stazione eretta e con il cammino. Oltre al dolore si associa la rigidità mattutina che tende a ridursi dopo il movimento. Nelle fasi avanzate può comparire una zoppia durante il cammino, che rappresenta il modo che il nostro corpo utilizza per difendersi e per non sovraccaricare l’articolazione coinvolta. La degenerazione articolare condurrà ad una riduzione della capacità di movimento dell’anca coinvolta, inizialmente con difficoltà ad indossare calze e scarpe e successivamente con severa limitazione funzionale di tutte le attività quotidiane.
COME VIENE FATTA LA DIAGNOSI?
Dopo un’attenta anamnesi del paziente, l’esame obiettivo articolare e la valutazione clinica del paziente, viene richiesta una radiografia delle anche per determinare il livello di estensione del processo degenerativo. Può essere richiesto, per completare l’inquadramento diagnostico del paziente un esame di Risonanza Magnetica Nucleare senza mezzo di contrasto del bacino.
PERCHE’ LA TERAPIA INFILTRATIVA VIA ECOGUIDATA PER L’ARTROSI DELL’ANCA?
Nell’ultimo decennio il trattamento di visco-supplementazione per via eco-guidata con acido ialuronico è diventato il trattamento preferito nella patologia artrosica dell’anca. La letteratura mondiale è concorde nel riconoscere i benefici di questo farmaco nei pazienti con artrosi da lieve e moderata e nei soggetti giovani che richiedono alti livelli funzionali.
PERCHE’ SI UTILIZZA L’ECOGRAFIA?
Si utilizza l’ecografia perché l’anca è un’articolazione profonda e senza la guida ecografica non si avrebbe la certezza di arrivare dentro l’articolazione, oltre che per la stretta vicinanza di vasi e nervi. Grazie alla guida ecografica il problema della difficoltà anatomica si risolve: la sonda permette di individuare lo spazio articolare e di seguire esattamente il percorso e l’ingresso dell’ago al suo interno e la diffusione del farmaco iniettato. Si assicura così la correttezza del trattamento. L’infiltrazione intra-articolare d’anca è un atto di assoluta competenza medica. Viene praticato presso il nostro studio da due specialisti con profonda esperienza della procedura.
TECNICAMENTE COME VIENE ESEGUITA?
La procedura viene eseguita a paziente supino con l’anca da trattare in rotazione interna di 15°-20°. Viene utilizzata una sonda Convex da 3,5 MHz (ASTRO, Hitachi-Esaote, Genova Italy) con applicata una guida sterile per biopsia. Abbiamo un ecografo ad alta definizione (Esaote).
Viene preparato un campo sterile e vengono utilizzati guanti sterili. L’ecografia viene fatta tramite un approccio anteriore parasaggitale, laterale ai vasi femorali, evidenziabili con il color-doppler. La sonda è allineata con l’asse del collo del femore comprendente anche l’acetabolo e la testa del femore. L’iniezione intra-articolare si esegue inserendo nella guida bioptica un ago spinale da 20 G (0,9 x mm 90). Quindi, utilizzando un software di guida ecografica bioptica in “real-time”, l’ago viene introdotto nel recesso anteriore della capsula, a livello della testa del femore. La presenza dell’acido ialuronico all’interno dell’articolazione è evidenziata dal monitoraggio in tempo reale (visualizzazione diretta di liquido viscoso) utilizzando anche l’immagine ecografica di power-doppler (segnali di flusso nel recesso intra-articolare). In tutti i casi si ha la visualizzazione diretta dell’introduzione dell’ago nella cavità articolare e dell’iniezione del liquido all’interno della stessa. Non occorre anestesia locale o generale.
CHE ACIDO IALURONICO VIENE INIETTATO?
Utilizziamo un acido ialuronico a medio peso molecolare per le sue proprietà antinfiammatorie, ricostituenti dello strato amorfo superficiale della cartilagine. Il prodotto viene venduto in fiale sterili. Il paziente lo può acquistare autonomamente presso la propria farmacia di fiducia e portarlo per eseguire la terapia o lo può acquistare presso il nostro studio.
QUANTO DURA LA PROCEDURA?
Dal momento dell’ingresso del paziente presso la stanza dedicata, l’intera procedura viene realizzata in 15 minuti (il tempo del momento dell’infiltrazione è di circa 2 minuti) alla fine dei quali il paziente può riprendere da subito le proprie attività quotidiane.
CI SONO PRECAUZIONI PRIMA DI ESEGUIRE LA PROCEDURA?
Non ci sono accorgimenti richiesti prima di sottoporsi alla terapia.
DOPO LA TERAPIA POSSO CAMMINARE?
Dopo la procedura il paziente può camminare autonomamente, guidare, eseguire tutte le attività quotidiane. Verrà richiesto di fare una passeggiata dopo il trattamento di circa 30 minuti o di fare 15-20 minuti di cyclette per permettere all’acido ialuronico di espandersi meglio all’interno dell’articolazione. Viene richiesto di applicare la borsa del ghiaccio nella regione infiltrata per 15 minuti prima di andare a dormire e per i successivi due giorni. Non deve assumere farmaci post-terapia.
LA TERAPIA E’ DOLOROSA?
Molto poco, tanto che la maggiore parte dei pazienti riferisce di non avere percepito nulla durante l’esecuzione della tecnica e si meraviglia dei tempi rapidi di esecuzione. Non abbiamo mai riscontrato effetti collaterali significativi. Dopo circa 10.000 procedure eseguite, non abbiamo mai riscontrato complicanze infettive né mai si sono verificati casi di ematoma post-procedura. E’ possibile percepire un senso di pesantezza a carico dell’anca iniettata, di solito della durata di 2 giorni, tale sensazione è del tutto normale e dipende dal tempo che l’acido (che è denso e viscoso) impiega a distribuirsi nell’articolazione dopo l’iniezione, tale acido distende la capsula che circonda l’articolazione che è innervata e questo può determinare questo fastidio, che comunque è di breve durata e temporaneo. La procedura non viene eseguita in caso di infezioni quali Herpes, dermatiti, follicoliti, infezioni batteriche, non viene eseguita nei pazienti che assumono alte dosi di cortisonici, nei pazienti immunocompromessi, nei pazienti con patologia tumorale o sotto trattamento chemioterapico.
QUANTE INIEZIONI SI FANNO?
Utilizziamo un protocollo terapeutico che prevede 3 iniezioni, la seconda ad un mese di distanza dalla prima e la terza a 3 mesi di distanza dalla seconda. In questo modo portiamo il paziente successivamente ad eseguire la terapia una volta ogni 6 mesi. In circa il 5% dei pazienti abbiamo osservato una risposta minima alla terapia, principalmente dovuto all’età o alle condizioni cliniche di partenza del paziente.